Stadio G. Celeste

Stadio G. Celeste

S T A D I U M

STADIO

LO STADIO STORICO

Lo stadio comunale Giovanni Celeste è stato inaugurato nel 1932 e ha ospitato gli incontri casalinghi del Messina fino al 2004, allorché venne sostituito dal nuovo e più capiente stadio San Filippo.

L’impianto nacque col nome di Campo “Nuovo” di via Oreto, rione Gazzi che è il quartiere dove sorge. Già qualche anno prima era nata l’esigenza di costruire un nuovo stadio che ospitasse le partite del Messina, la squadra infatti nel campionato di Prima Divisione 1931-1932 aveva ottenuto la prima promozione nel campionato cadetto. L’enorme numero di tifosi accorsi nella vecchia struttura dell’Enzo Geraci, presso la Cittadella, aveva ormai fatto capire quanto il vecchio stadio fosse obsoleto ed insufficiente alle nuove esigenze. L’area individuata fu quella del rione Gazzi e lì appunto sorse il nuovo stadio. La prima partita fu un’amichevole disputata nel settembre 1932 tra il Messina ed il Catania, terminata con un pareggio per 1-1. La prima partita ufficiale fu disputata il 9 ottobre 1932, in occasione dell’esordio casalingo del Messina in campionato: l’incontro col Modena coincise anche con la prima vittoria, 2-0 il punteggio.

Nel luglio 1948, per iniziativa del giornale “L’eco dello Sport”, lo stadio di Gazzi venne intitolato, con delibera del Consiglio Comunale, alla memoria del tenente di vascello della Regia Marina nonché alla bandiera della storica Peloro Giovanni Celeste.

STADIO

LO STADIO

Il record d’incasso risale al primo periodo d’oro del Messina in Serie A, durante la partita del 2 febbraio 1964 contro il Milan, che vide sugli spalti un pubblico di circa 28.000 paganti. Al 1983 risale l’ultima importante ristrutturazione del “Giovanni Celeste”: i vecchi banconi di legno e i tubi in ferro che componevano la struttura principale dello stadio vennero sostituiti da strutture in cemento armato, molto più sicure e funzionali. Agli anni ottanta risale il record di numero di partite consecutive senza sconfitte: per ben 58 partite i tifosi del Messina non videro la loro squadra battuta in casa. Questo record venne stabilito a partire dalle ultime tre partite del campionato di Serie C1 1983-1984, fino alle prime due partite del campionato di Serie B 1987-1988. In mezzo tre campionati consecutivi senza sconfitte casalinghe, in totale 58 partite giocate, 43 vittorie, 15 pareggi, 89 gol fatti e solo 22 subiti. Il 5 giugno 1982 il Giovanni Celeste ospitò la partita fra Malta e Islanda, finita 2-1 e valida per le qualificazioni al Campionato europeo di calcio 1984. La scelta dello stadio di Messina venne fatta poiché lo stadio di Gżira non era adeguato allo svolgimento di quella gara. Nella stagione 1986-1987 il Messina sfiorò la promozione in Serie A e l’enorme pubblico accorso in quelle partite (circa 30.000 persone, ammassate all’inverosimile) .

 

Il 17 giugno 2001 durante la finale delle eliminatorie per la promozione in Serie B contro il Catania, rimase ucciso, da un petardo lanciato dalla tribunetta Valeria, il giovane tifoso messinese Tonino Currò, e a tutt’oggi nessun colpevole è stato mai arrestato.Nel giugno 2002 per ricordare la prematura scomparsa del tifoso giallorosso, la curva nord venne intitolata alla memoria di Tonino Currò. Ad oggi, dopo tutti gli interventi architettonici e la messa in sicurezza dello stadio secondo le normative, la capienza totale si è ridotta a 12.000 posti. La penultima partita del Messina disputatasi nell’impianto di viale Gazzi ha sancito la seconda promozione in Serie A dei giallorossi con un perentorio 3-0 ai danni del Como.

Stadio-Celeste
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Satuday: 10am to 2pm